DECRETO LEGISLATIVO 23 gennaio 2002, n.10
Attuazione della direttiva 1999/93/CE relativa ad un quadro comunitario
per le firme elettroniche.
Gazzetta Ufficiale N. 39 del 15 Febbraio 2002
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione;
Vista la direttiva 1999/93/CE del Parlamento europeo e del Consiglio,
del 13 dicembre 1999, relativa ad un quadro comunitario per le firme
elettroniche;
Vista la legge 29 dicembre 2000, n. 422, recante disposizioni per l'adempimento
di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alla Comunita' europea
- legge comunitaria 2000, che ha delegato il Governo a recepire la citata
direttiva 1999/93/CE, ricompresa nell'elenco di cui all'allegato A della
legge stessa;
Visto l'articolo 15, comma 2, della legge 15 marzo 1997, n. 59, recante
delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni
ed enti locali, per la riforma della pubblica
amministrazione e per la semplificazione amministrativa;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n.
445, recante testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari
in materia di documentazione amministrativa;
Visto l'articolo 7, comma 6, della legge 8 marzo 1999, n. 50, recante
delegificazione e testi unici concernenti procedimenti amministrativi
- legge di semplificazione 1998;
Visto il decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39, recante norme
in materia di sistemi informativi automatizzati delle amministrazioni
pubbliche, a norma dell'articolo 2, comma 1, lettera mm), della legge
23 ottobre 1992, n. 421;
Vista la legge 31 dicembre 1996, n. 675, recante tutela delle persone
e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali;
Visto l'articolo 146 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385,
recante testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia;
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante disciplina dell'attivita'
di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 9
agosto 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 198 del 27 agosto
2001 recante delega di funzioni del Presidente del Consiglio dei Ministri
in materia di innovazione e tecnologie al Ministro senza portafoglio
dott. Lucio Stanca;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 settembre
2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 242 del 17 ottobre 2001
recante istituzione del Dipartimento per l'innovazione e le tecnologie;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione
del 21 dicembre 2001;
Sulla proposta del Ministro per le politiche comunitarie e del Ministro
per l'innovazione e le tecnologie, di concerto con i Ministri per la
funzione pubblica, della giustizia, dell'economia e delle finanze, dell'interno,
delle attivita' produttive e delle comunicazioni;
E m a n a
il seguente decreto legislativo:
Art.
1.
1. Il presente decreto reca le disposizioni legislative per il recepimento
della direttiva 1999/93/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del
13 dicembre 1999, relativa ad un quadro comunitario per le firme elettroniche.
Art.
2.
1. Ai fini del presente decreto si intende per:
a) "firma elettronica" l'insieme dei dati in forma elettronica,
allegati oppure connessi tramite associazione logica ad altri dati elettronici,
utilizzati come metodo di autenticazione informatica;
b) "certificatori" coloro che prestano servizi di certificazione
delle firme elettroniche o che forniscono altri servizi connessi alle
firme elettroniche;
c) "certificatori accreditati" i certificatori accreditati in
Italia ovvero in altri Stati membri dell'Unione europea, ai sensi dell'articolo
3, paragrafo 2, della direttiva 1999/93/CE;
d) "certificati elettronici" gli attestati elettronici che collegano
i dati utilizzati per verificare le firme elettroniche ai titolari e confermano
l'identita' dei titolari stessi;
e) "certificati qualificati" i certificati elettronici conformi
ai requisiti di cui all'allegato I della direttiva 1999/93/CE, rilasciati
da certificatori che rispondono ai requisiti fissati dall'allegato II
della medesima direttiva;
f) "dispositivo per la creazione di una firma sicura" l'apparato
strumentale, usato per la creazione di una firma elettronica, rispondente
ai requisiti di cui all'articolo 10;
g) "firma elettronica avanzata" la firma elettronica ottenuta
attraverso una procedura informatica che garantisce la connessione univoca
al firmatario e la sua univoca identificazione, creata con mezzi sui quali
il firmatario puo' conservare un controllo esclusivo e collegata ai dati
ai quali si riferisce in modo da consentire di rilevare se i dati stessi
siano stati successivamente modificati;
h) "accreditamento facoltativo" il riconoscimento del possesso,
da parte del certificatore che lo richieda, dei requisiti del livello
piu' elevato, in termini di qualita' e di sicurezza.
Art.
3.
1. L'attivita' dei certificatori stabiliti in Italia o in un altro Stato
membro dell'Unione europea e' libera e non necessita di autorizzazione
preventiva.
2. La Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per l'innovazione
e le tecnologie, di seguito denominato: "Dipartimento", svolge
funzioni di vigilanza e controllo nel settore, anche avvalendosi dell'Autorita'
per l'informatica nella pubblica amministrazione e di altre strutture
pubbliche individuate con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri,
o, per sua delega, del Ministro per l'innovazione e le tecnologie, di
concerto con i Ministri interessati.
Art.
4.
1. I certificatori stabiliti in Italia che intendono rilasciare al pubblico
certificati qualificati devono darne avviso, anche in via telematica,
prima dell'inizio dell'attivita', al Dipartimento.
2. I controlli volti ad accertare se il certificatore che emette al pubblico
certificati qualificati soddisfa i requisiti tecnici ed organizzativi
previsti dal regolamento di cui all'articolo 13 sono demandati al Dipartimento,
che all'uopo puo' avvalersi degli organismi indicati nell'articolo 3,
comma 2.
3. I controlli di cui al comma 2 sono effettuati d'ufficio ovvero su segnalazione
motivata di soggetti pubblici o privati.
Art.
5.
1. I certificatori che intendono conseguire dal Dipartimento il riconoscimento
del possesso dei requisiti del livello piu' elevato, in termini di qualita'
e di sicurezza, possono chiedere di essere accreditati.
2. Il richiedente deve essere dotato di ulteriori requisiti, sul piano
tecnico, nonche' in ordine alla solidita' finanziaria ed alla onorabilita',
rispetto a quelli richiesti per gli altri certificatori ai sensi del regolamento
di cui all'articolo 13.
3. Il Dipartimento, per il vaglio delle domande presentate ai sensi del
comma 1, puo' avvalersi degli organismi indicati nell'articolo 3, comma
2.
4. Quando accoglie la domanda, il Dipartimento dispone l'iscrizione del
richiedente in un apposito elenco pubblico, consultabile anche in via
telematica, tenuto dal Dipartimento stesso.
Art.
6.
1. L'articolo 10 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari
in materia di documentazione amministrativa, approvato con decreto del
Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, e' sostituito dal
seguente:
"Art. 10 (L). (Forma ed efficacia del documento informatico).
1.Il documento informatico ha l'efficacia probatoria prevista dall'articolo
2712 del codice civile, riguardo ai fatti ed alle cose rappresentate.
2. Il documento informatico, sottoscritto con firma elettronica, soddisfa
il requisito legale della forma scritta. Sul piano probatorio il documento
stesso e' liberamente valutabile, tenuto
conto delle sue caratteristiche oggettive di qualita' e sicurezza.
Esso inoltre soddisfa l'obbligo previsto dagli articoli 2214 e seguenti
del codice civile e da ogni altra analoga disposizione legislativa o regolamentare.
3. Il documento informatico, quando e' sottoscritto con firma digitale
o con un altro tipo di firma elettronica avanzata, e la firma e' basata
su di un certificato qualificato ed e' generata
mediante un dispositivo per la creazione di una firma sicura, fa inoltre
piena prova, fino a querela di falso, della provenienza delle dichiarazioni
da chi l'ha sottoscritto.
4. Al documento informatico, sottoscritto con firma elettronica, in ogni
caso non puo' essere negata rilevanza giuridica ne' ammissibilita' come
mezzo di prova unicamente a causa del fatto che e' sottoscritto in forma
elettronica ovvero in quanto la firma non e' basata su di un certificato
qualificato oppure non e' basata su di un certificato qualificato rilasciato
da un certificatore accreditato o, infine, perche' la firma non e' stata
apposta avvalendosi di un dispositivo per la creazione di una firma sicura.
5. Le disposizioni del presente articolo si applicano anche se la firma
elettronica e' basata su di un certificato qualificato rilasciato da un
certificatore stabilito in uno Stato non facente parte dell'Unione europea,
quando ricorre una delle seguenti condizioni:
a) il certificatore possiede i requisiti di cui alla direttiva 1999/93/CE
del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 dicembre 1999, ed e' accreditato
in uno Stato membro;
b) il certificato qualificato e' garantito da un certificatore stabilito
nella Comunita' europea, in possesso dei requisiti di cui alla medesima
direttiva;
c) il certificato qualificato, o il certificatore, e' riconosciuto in
forza di un accordo bilaterale o multilaterale tra la Comunita' e Paesi
terzi o organizzazioni internazionali.
6. Gli obblighi fiscali relativi ai documenti informatici ed alla loro
riproduzione su diversi tipi di supporto sono assolti secondo le modalita'
definite con decreto del Ministro dell'economia e delle
finanze.".
Art.
7.
1. Dopo l'articolo 28 del testo unico emanato con il decreto del Presidente
della Repubblica n. 445 del 2000 e' aggiunto il seguente:
"Art. 28-bis (L). (Responsabilita' del certificatore).
- 1. Il certificatore che rilascia al pubblico un certificato qualificato
o che garantisce al pubblico l'affidabilita' del certificato e' responsabile,
se non prova d'aver agito senza colpa, del danno
cagionato a chi abbia fatto ragionevole affidamento:
a) sull'esattezza delle informazioni in esso contenute alla data del rilascio
e sulla loro completezza rispetto ai requisiti fissati per i certificati
qualificati;
b) sulla garanzia che al momento del rilascio del certificato il firmatario
detenesse i dati per la creazione della firma corrispondenti ai dati per
la verifica della firma riportati o identificati nel certificato;
c) sulla garanzia che i dati per la creazione e per la verifica della
firma possano essere usati in modo complementare, nei casi in cui il certificatore
generi entrambi.
2. Il certificatore che rilascia al pubblico un certificato qualificato
e' responsabile, nei confronti dei terzi che facciano ragionevole affidamento
sul certificato stesso, dei danni provocati per effetto della mancata
registrazione della revoca o sospensione del certificato, salvo che provi
d'aver agito senza colpa.
3. Il certificatore puo' indicare, in un certificato qualificato, i limiti
d'uso di detto certificato ovvero un valore limite per i negozi per i
quali puo' essere usato il certificato stesso, purche' i limiti d'uso
o il valore limite siano riconoscibili da parte dei terzi. Il certificatore
non e' responsabile dei danni derivanti dall'uso di un certificato qualificato
che ecceda i limiti posti dallo stesso o derivanti dal superamento del
valore limite.".
Art.
8.
1. All'articolo 36 del testo unico emanato con il decreto del Presidente
della Repubblica n. 445 del 2000 il comma 1 e' sostituito dal seguente:
"1. Le caratteristiche e le modalita' per il rilascio della carta
d'identita' elettronica, del documento d'identita' elettronico e della
carta nazionale dei servizi sono definite con decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri, adottato su proposta del Ministro dell'interno,
di concerto con il Ministro per la funzione pubblica, con il Ministro
per l'innovazione e le tecnologie e con il Ministro dell'economia e delle
finanze, sentito il Garante per la protezione dei dati personali.".
2. All'articolo 36 del testo unico emanato con il decreto del Presidente
della Repubblica n. 445 del 2000, al comma 3 la lettera e) e' sostituita
dalla seguente:
"e) le procedure informatiche e le informazioni che possono o debbono
essere conosciute dalla pubblica amministrazione e da altri soggetti,
occorrenti per la firma elettronica.".
3. All'articolo 36 del testo unico emanato con il decreto del Presidente
della Repubblica n. 445 del 2000 i commi 4 e 5 sono sostituiti dai seguenti:
"4. La carta d'identita' elettronica e la carta nazionale dei servizi
possono essere utilizzate ai fini dei pagamenti tra soggetti privati e
pubbliche amministrazioni, secondo le modalita' stabilite con decreto
del Presidente del Consiglio dei Ministri o, per sua delega, del Ministro
per l'innovazione e le tecnologie, di concerto con il Ministro dell'economia
e delle finanze, sentita la Banca d'Italia.
5. Con decreto del Ministro dell'interno, del Ministro per l'innovazione
e le tecnologie e del Ministro dell'economia e delle finanze, sentiti
il Garante per la protezione dei dati personali e la Conferenza Stato-citta'
ed autonomie locali, sono dettate le regole tecniche e di sicurezza relative
alle tecnologie e ai materiali utilizzati per la produzione della carta
di identita' elettronica, del documento di identita' elettronico e della
carta nazionale dei servizi.".
Art.
9.
1. All'articolo 38 del testo unico emanato con il decreto del Presidente
della Repubblica n. 445 del 2000, il comma 2 e' sostituito dal seguente:
"2. Le istanze e le dichiarazioni inviate per via telematica sono
valide:
a) se sottoscritte mediante la firma digitale, basata su di un certificato
qualificato, rilasciato da un certificatore accreditato, e generata mediante
un dispositivo per la creazione di una firma sicura;
b) ovvero quando l'autore e' identificato dal sistema informatico con
l'uso della carta d'identita' elettronica o della carta nazionale dei
servizi (L).".
Art.
10.
1. La conformita' dei dispositivi per la creazione di una firma sicura
ai requisiti prescritti dall'allegato III della direttiva 1999/93/CE e'
accertata, in Italia, in base allo schema nazionale per la valutazione
e certificazione di sicurezza nel settore della tecnologia dell'informazione,
fissato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, o, per
sua delega, del Ministro per l'innovazione e le tecnologie, di concerto
con i Ministri delle comunicazioni, delle attivita' produttive e dell'economia
e delle finanze. Lo schema nazionale non reca oneri aggiuntivi per il
bilancio dello Stato ed individua l'organismo pubblico incaricato di accreditare
i centri di valutazione e di certificare le valutazioni di sicurezza.
Lo schema nazionale puo' prevedere altresi' la valutazione e la certificazione
relativamente ad ulteriori criteri europei ed internazionali, anche riguardanti
altri sistemi e prodotti afferenti al settore suddetto.
2. Il decreto di cui al comma 1 fissa la data sino alla quale per l'accertamento
di cui al comma stesso si procede in base al regime transitorio previsto
dall'articolo 63 delle regole tecniche per la formazione, la trasmissione,
la conservazione, la duplicazione, la riproduzione e la validazione, anche
temporale, dei documenti informatici stabilite, ai sensi dell'articolo
3, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 10 novembre 1997,
n. 513, dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 febbraio
1999, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 87 del 15 aprile 1999, e
prorogato, da ultimo, con il decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri 3 ottobre 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 233 del
6 ottobre 2001.
3. La conformita' dei dispositivi per la creazione di una firma sicura
ai requisiti prescritti dall'allegato III della direttiva 1999/93/CE e'
inoltre riconosciuta se certificata da un organismo all'uopo designato
da un altro Stato membro e notificato ai sensi dell'articolo 11, paragrafo
1, lettera b), della direttiva stessa.
Art.
11.
1. I documenti sottoscritti con firma digitale basata su certificati rilasciati
da certificatori iscritti nell'elenco pubblico tenuto dall'Autorita' per
l'informatica nella pubblica amministrazione ai sensi dell'articolo 27,
comma 3, del testo unico approvato con il decreto del Presidente della
Repubblica n. 445 del 2000, producono gli effetti previsti dagli articoli
6, capoversi 1o, 2o e 3o, e 9 del presente decreto.
2. I certificatori che, alla data di entrata in vigore del regolamento
di cui all'articolo 13, risultano iscritti nell'elenco pubblico previsto
dall'articolo 27, comma 3, del testo unico approvato con il decreto del
Presidente della Repubblica n. 445 del 2000, sono iscritti d'ufficio nell'elenco
pubblico previsto dall'articolo 5 del presente decreto, ed hanno facolta'
di proseguire l'attivita' gia' svolta o di iniziarne l'esercizio, se non
precedentemente avviato, con gli effetti di cui al comma 1 del presente
articolo.
3. Sino alla data di entrata in vigore del regolamento di cui all'articolo
13, i certificatori di cui all'articolo 4 sono tenuti all'osservanza delle
disposizioni dell'articolo 28, comma 2, lettere a), c), e), f), g), h)
ed i), del testo unico approvato con il decreto del Presidente della Repubblica
n. 445 del 2000. In caso di cessazione dell'attivita', devono darne preventivo
avviso al Dipartimento, comunicando contestualmente la conseguente rilevazione
della documentazione da parte di altro certificatore o l'annullamento
della stessa.
Art.
12.
1. Le disposizioni vigenti alla data di entrata in vigore del presente
decreto che consentono di presentare per via telematica istanze o dichiarazioni
alla pubblica amministrazione o ai gestori o esercenti di pubblici servizi
secondo procedure diverse da quelle indicate nell'articolo 9 continuano
ad avere applicazione fino alla data fissata, con riferimento ai singoli
settori, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da adottarsi,
di concerto con i Ministri interessati, entro il 30 novembre 2002. La
suddetta data non puo' comunque essere posteriore al 31 dicembre 2005.
Art.
13.
1. Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto
e' emanato un regolamento ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge
23 agosto 1988, n. 400, anche ai fini del coordinamento delle disposizioni
del testo unico emanato con il decreto del Presidente della Repubblica
28 dicembre 2000, n. 445, con quelle recate dal presente decreto e dalla
direttiva 1999/93/CE, nonche' della fissazione dei requisiti necessari
per lo svolgimento dell'attivita' dei certificatori.
2. Il regolamento e' emanato su proposta e con il concerto dei Ministri
indicati nell'articolo 1, comma 2, della legge 29 dicembre 2000, n. 422.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella
Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E'
fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
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