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Equiparazione economica degli ISP agli OLO sul listino di interconnessione

a cura di Alessandra Toma

Sembra ormai che le strade degli Internet Service Provider ("ISP") e degli operatori di TLC in possesso di licenza individuale ("OLO", Other Licensed Operator abilitati ex artt.6.1 e 6.6 D.P.R. 318/97) stiano finalmente per incontrarsi, se non altro sul piano economico.

E' all'esame della Camera dei Deputati (XIV Legislatura) e, più in particolare, della IX Commissione permanente (Trasporti, poste e telecomunicazioni) il Testo Unificato di cinque proposte di legge sulla "Disciplina relativa alla fornitura di accesso ad Internet", adottato il 13 novembre scorso, grazie al contributo del Comitato ristretto, che supera quello precedentemente approvato dalla sola Camera della passata Legislatura.

Le proposte di legge presentate sono la C.435 del deputato Giulietti (Democratici di Sinistra-L'Ulivo), C.1251 del deputato Folena (DS-U), C.1320 dei deputati Di Luca e Floresta (Forza Italia), C.1389 dei deputati Bornacin e Bocchino (Alleanza Nazionale) e C.1673 dei deputati Lusetti, Pasetto, Gentiloni Silveri, Pistelli, Tuccillo e Merlo (Margherita, DL-L'Ulivo). Minimo comune multiplo delle suddette proposte è il principio di favorire la crescita della cultura informatica e conseguentemente lo sviluppo di Internet, puntando sulla sopravvivenza degli ISP "minori" e sulla libera concorrenza.

Non bisogna dimenticare che rientra, infatti, tra i compiti delle Commissioni in sede referente quello di:

a) svolgere un'attività d'istruttoria e disamina delle singole proposte di legge, procedendo, ove ritenuto necessario, alla stesura unificata di quest'ultime con la conseguente elaborazione di un testo unico;

b) deliberare sulle richieste di modifica al testo presentate dai membri della Commissione stessa;

c) predisporre il testo definitivo, tenendo conto dei contributi di tutti i soggetti interessati/coinvolti, e presentarlo all'Assemblea plenaria per l'approvazione.

Una volta approvato il progetto di legge verrà sottoposto all'esame del Senato affinché segua il suo normale iter.

Nel caso di specie, il Testo Unificato statuisce all'art.1, comma 1, così come emendato su proposta del deputato Pasetto, che gli ISP (…) hanno diritto a fruire per la terminazione delle chiamate provenienti dalla rete di un organismo di telecomunicazioni di rete fissa notificato quale avente significativo potere di mercato e dirette ad Internet e per la fornitura delle infrastrutture e dei servizi di telecomunicazioni necessari per lo svolgimento delle attività alle quali sono abilitati, delle condizioni economiche applicate agli organismi di telecomunicazioni titolari di licenza individuale secondo criteri di equità definiti dall'AGCOM (…).

I singoli accordi tra gli ISP e l'organismo di TLC dotato di significativo potere di mercato (SPM) dovranno essere stipulati nel rispetto della disciplina vigente e delle delibere dell'AGCOM (art.1 comma 2, Testo Unificato).

Sembra tuttavia, da quanto emerso nella seduta del 20 novembre scorso, con l'intervento del deputato Giorgio Pasetto, (…) che il Governo abbia intenzione di inserire un disegno di legge collegato alla manovra finanziaria le norme che la Commissione sta discutendo (…). Se così fosse sarebbe inutile proseguire l'esame di norme destinate ad essere inserite in altro provvedimento, che dovrebbe presumibilmente avere un iter accelerato. (…)

L'iter di questo progetto di legge non sarà di certo breve come speriamo (a meno di spinte improvvise), ma la nostra sezione lo seguirà con la dovuta attenzione così da tenere aggiornati sulle sue "peripezie" quanti siano interessati a queste tematiche e osservare gli impatti, se ci saranno, sui ricavi da traffico degli attuali operatori di TLC