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Pubblicato il decreto di attuazione della direttiva in materia di privacy
DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2003, N. 70
Attuazione della direttiva 2000/31/CE relativa a taluni aspetti giuridici dei servizi della società dell'informazione, in particolare il commercio elettronico, nel mercato interno

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Emana il seguente decreto legislativo:

Art. 1 - Finalità
1. Il presente decreto è diretto a promuovere la libera circolazione dei servizi della società dell'informazione, fra i quali il commercio elettronico.
2. Non rientrano nel campo di applicazione del presente decreto:
I rapporti fra contribuente e amministrazione finanziaria connessi con l'applicazione, anche tramite concessionari, delle disposizioni in materia di tributi nonché la regolamentazione degli aspetti tributari dei servizi della società dell'informazione, fra i quali il commercio elettronico;
le questioni relative al diritto alla riservatezza, con riguardo al trattamento dei dati personali nel settore delle telecomunicazioni di cui alla legge 31 dicembre 1996, n. 675 e al decreto legislativo 13 maggio 1998, n. 171 e successive modifiche e integrazioni;
le intese restrittive della concorrenza;
le prestazioni di servizi della società dell'informazione effettuate da soggetti stabiliti in Paesi non appartenenti allo spazio economico europeo;
le attività, dei notai o di altre professioni, nella misura in cui implicano un nesso diretto e specifico con l'esercizio dei pubblici poteri;
la rappresentanza e la difesa processuali;
i giochi d'azzardo, ove ammessi, che implicano una posta pecuniaria, i giochi di fortuna, compresi il lotto, le lotterie, le scommesse i concorsi pronostici e gli altri giochi come definiti dalla normativa vigente, nonché quelli nei quali l'elemento aleatorio è prevalente. [...]
[ leggi il testo integrale : Decreto legislativo 9 aprile 2003, n° 70 ]
settembre 2003


Quando la P.A. compra in rete
Su proposta del Presidente Berlusconi e dei Ministri Stanca e Frattini, il 1 marzo 2002 il Governo ha approvato il testo di un regolamento recante criteri e modalità per l'espletamento da parte delle Amministrazioni pubbliche di procedure telematiche di acquisto per l'approvvigionamento di beni e servizi.
Il decreto, ormai sottoposto all'esame definitivo del Consiglio dei ministri , provvede a disciplinare le procedure telematiche di cui le Amministrazioni pubbliche possono avvalersi ai fini dell'acquisizione di beni e servizi, attraverso il ricorso a sistemi automatizzati per la scelta del contraente.
L'iniziativa, volta allo sviluppo dell'e-procurement, è finalizzata a garantire non soltanto maggiore trasparenza, economicità e rapidità delle gare, ma anche la più ampia partecipazione al mercato delle forniture pubbliche da parte delle aziende private.
I fornitori abilitati con apposita gara potranno fare un'offerta irrevocabile di vendita. L'amministrazione acquirente valuterà la più vantaggiosa e potrà immediatamente stipulare per via telematica il contratto di fornitura.
Con l'approvazione di questo Decreto, tutte le Amministrazioni centrali potranno far uso delle aste on-line e del mercato elettronico.
Secondo le prime stime, tale progetto dovrebbe contribuire ad abbattere sensibilmente i costi negli appalti pubblici. Oltre a questo non lieve vantaggio, dovrebbero divenire molto più brevi i tempi di accesso al mercato per le P.A.; maggiore il numero dei concorrenti alle gare; le procedure, infine, risulterebbero di molto semplificate.
11 marzo 2002


Il Governo combatte gli illeciti on line
In un recente intervento alla Commissione Infanzia, il Ministro per l'innovazione tecnologica Lucio Stanca ha ventilato l'ipotesi di un numero verde telefonico cui gli utenti potranno rivolgersi per denunciare gli incontrati durante la navigazione in Rete. L'idea, nata nel tentativo di combattere la pedopornografia on line, potrebbe essere utilizzata in senso più ampio. In particolare, il Ministro ha evidenziato che una particolare attenzione da parte del Governo è riservata al problema della responsabilità dei providers, per i contenuti immessi sulla Rete, problema per il quale auspica che una soluzione sia raggiunta tramite un'intesa a livello internazionale. Il testo dell'audizione del 30 gennaio 2002 in: http://www.mininnovazione.it/gov.htm.
(Febbraio 2002)

L'AIPA inglobata nel ministero per l'innovazione tecnologica
L'Autorità per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione sarebbe destinata ad essere inglobata nel Ministero per l'innovazione tecnologica. L'AIPA, nata nel 1993 come ente che opera presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri con autonomia tecnica e funzionale e con indipendenza di giudizio, diventerebbe, così, una sezione del Dipartimento per l'innovazione e le tecnologie. Il suo compito è quello di promuovere e coordinare i processi di evoluzione dei sistemi informativi pubblici. Svolge funzioni di regolazione e programmazione. Il progetto ha immediatamente sollevato forti polemiche, che hanno evidenziato il rischio di un anacronistico ritorno al passato. Il sito: www.aipa.it.
(Febbraio 2002)

Ora anche lo spam erotico
Da alcune settimane circolano in Rete messaggi pubblicitari, tramite cui di pubblicizzano siti a contenuto erotico. La cosa strana è che ad inviare i messaggi sono "Alessandra, "Silvia", "Samandra". Dietro i nomi femminili, che possono essere, secondo i casi, più o meno graditi ai destinatari, si nasconde una vera e propria attività di spamming: in altre parole, vengono inviate tonnellate di messaggi pubblicitari ad indirizzi che vengono, in qualche modo, rinvenuti sul Web. Il provider che ospita il sito dice di aver provveduto ad alcune verifiche, da cui sarebbe emerso che, in realtà, la maggior parte degli utenti risultavano realmente iscritti. In realtà, molte sono state le segnalazioni di abuso. Secondo alcuni, il provider dovrebbe provvedere ad interrompere le trasmissioni da parte delle signorine in questione, ergendosi a Garante della corrispondenza altrui; ma non trascuriamo che il provider, potrebbe, in questo caso, incorrere nel reato di soppressione di corrispondenza. Cosa fare, dunque? C'è chi sostiene che sia giunta l'ora di imporre nuove regole; forse, più semplicemente, potrebbe essere più opportuno far rispettare quelle già esistenti, giacché l'invio, via e-mail, di messaggi pubblicitari non richiesti è già vietato dalla legge italiana, nei confronti dei "consumatori".

Più tempo per richiedere i finanziamenti per l'e-commerce
Il Ministero delle Attività Produttive ha accolto le pressanti richieste da parte delle imprese che vogliono impegnarsi nel commercio elettronico, ed ha emanato una circolare, datata 25 settembre 2001, con cui sono prorogati dal 30 novembre al 31 dicembre i termini per richiedere le agevolazioni. I bandi di riferimento sono quello del Ministero dell'Industria, Commercio e Artigianato, circolare 10 aprile 2001, prot. n. 900379, con cui venivano stanziati 240 miliardi a favore di piccole e medie imprese; e quella del 31 maggio, prot. 900582, nel settore calzaturiero. Per entrambe, il termine ultimo è rinviato alla fine dell'anno corrente. Per ulteriori informazioni: www.minindustria.it

La polizia postale a caccia di siti di aste online
Partite nel mese di settembre le verifiche della polizia postale sui siti di aste on line.
Il d. lgs. 31 marzo 1998 n.114, infatti, vieta le operazioni di vendita all'asta per mezzo della televisione o di altri sistemi di comunicazione; in Internet, tuttavia, questa attività è particolarmente diffusa.
La polizia postale starebbe accertando le eventuali violazioni delle disposizioni di legge, che potrebbero comportare condanne a sanzioni amministrative piuttosto pesanti.
La notizia è riportata da Punto Informatico.
Il nostro approfondimento sulla relativa disciplina normativa: "Vietate le aste on line?"

48 milioni di pagine .it
Una ricerca sui siti Web in Italia ha finalmente fatto chiarezza sulle dimensioni del mondo Internet nel nostro paese. Secondo la ricerca, condotta dal motore Il Trovatore, sarebbero ben 48 milioni le pagine Web facenti capo a siti Internet contraddistinti dal nostro Country Code Top Level Domain, vale a dire dal famigerato ".it".
La notizia è riportata dal Punto informatico. Ma quali sono le regole da rispettare per le aziende che vogliono entrare in rete, vendendo i propri prodotti direttamente al consumatore?
Il nostro approfondimento: "Aprire un e-shop: il decalogo del Ministero dell'Industria"